![]() |
||||||
L'evoluzione ha permesso alle piante grasse di adattarsi alle più disparate condizioni climatiche I cambiamenti si sono verificati gradualmente a carico dell'aspetto esteriore delle piante ( fenotipo ) ed a carico del patrimonio genetico ( genotipo).
Le piante non spinose hanno invece specializzato le foglie ed il fusto come struttura di accumulo dei liquidi che si sono a loro volta ingrossati.
Parallelamente a carico dell'aspetto fisiologico si sono verificati una serie di mutamenti : L'ispessimento della cuticola, strato esterno della pianta, ha contribuito moltissimo alla sopravvivenza in ambienti particolari. Una cutilola più spessa ha permesso alle piante di isolarsi maggiormente dall'ambiente estreno, formando una barriera più consistente. Molte piante inoltre presentano uno strato di pruina ( strato biancastro ceroso ) che ricopre la cuticola. La pruina è costituita da sostanze a base cerosa e serve a difendere la pianta dalle radioazioni ultraviolette del sole ed a dagli sbalzi di temperatura. Sulla cuticola sono inoltre presenti numerosi microscopici forellini stomi. Senza dubbio la vera peculiarità delle piante grasse è quella di poter tenere gli stomi (minuscoli pori dell'epidermide) chiusi di giorno. Questo adattamento consente alle piante grasse di sopravvivere in ambienti aridi e battuti dal vento. la maggior parte delle piante ha gli stomi aperti durante il giorno |
||||||
|