|
A cura del dott. Mimmo Rocchi |
Questa rubrica è dedicata a coloro che stanno iniziando una vera collezione di piante grasse e desiderano conoscere i "trucchi del mestiere" che permettono di scegliere e coltivare al meglio le loro amate piante.
In questo spazio abbiamo voluto inserire alcuni criteri generali validi per la maggior parte delle succulente, ma in realtà ogni genere, specie e varietà proviene da habitat diversi e peculiari ed ha le proprie esigenze ed, a volte, i propri capricci.
Per questo motivo è essenziale conoscere a che specie appartengono gli esemplari che acquistiamo, per poter adattare le condizioni di coltivazione a quella determinata pianta: Pungilandia offre gratuitamente il proprio parere sulla determinazione delle specie (Basta iviare una foto della pianta via email con una semplice richiesta), ma è buona regola documentarsi anche in proprio, magari acquistando qualche buon libro o contattando le associazioni di appassionati.
Suggerimenti per la coltivazione delle piante grasse :
Le succulente, come tante altre piante, per prosperare devono alternare un periodo di riposo ad uno vegetativo.
Nei nostri climi tale alternanza si profila con un periodo di riposo che decorre da novembre alla fine di marzo ed un periodo vegetativo che ricopre il restante periodo dell’anno.
Durante il periodo di riposo le innaffiature e le concimazioni devono essere sospese e le piante devono essere ricoverate in ambienti il più possibile luminosi con temperature comprese tra i 5 e 10 C. e ben aereati. Temperature invernali troppo elevate comprometterebbero la fioritura primaverile. Molte generi di succulente resistono anche a temperature molto più basse ( Ferocactus, Cleistocactus, Trichocereus ).
Rinvasi trapianti devono essere effettuati nel periodo di riposo prima della ripresa vegetativa.
Il terreno per le succulente deve essere poroso, permeabile e minerale.
Un buon terriccio lo si può ottenere miscelando in parti uguali terriccio di foglie ( faggio) con sabbia di fiume con varia granulometria.
Pomice , torba e sabbia vulcanica sono sicuramente anche una valida alternativa. Per le piante che gradiscono terreni calcarei tipo Ariocarpus, Astrophitum ecc. l’aggiunta di un cucchiaio di carbonato di calcio puro, permetterà la crescita di spine rigogliose e forti.
Il deflusso dell’acqua delle innaffiature deve essere favorito al massimo. Pertanto sul fondo del vaso è bene disporre uno strato di ciotoli per il drenaggio. Ricordarsi che le succulente temono i ristagni d’acqua.
L’esposizione ai primi raggi del sole, dopo il riposo invernale deve essere progressiva per evitare scottature dei tessuti epidermici della pianta.
Le prime innaffiature primaverili devono essere distanziate tra di loro per poi diventare più frequenti con l’aumentare delle temperature e delle ore di soleggiamento.
Anche in piena estate la terra del vaso non deve essere costantemente umida e deve asciugare completamente tra una innaffiatura e l’altra.
Durante il periodo vegetativo è bene somministrare con l’acqua di irrigazione del fertilizzante liquido con basso tenore di azoto con fosforo e potassio ( stimola la fioritura) alti.
In qualsiasi stagione non bagnare se il tempo è nuvoloso o molto umido se si prevedono rovesci. Nel dubbio è preferibile astenersi: ricordare che le piante succullenti muoiono molto più facilmente di marciume che per siccità.
Molto importante è anche soprattutto per le piante tenute in casa o su balconi al ridosso di muri è di arieggiare i locali o mettere le piante in posizioni che favoriscono un veloce ricambio dell’aria soprattutto dopo una innaffiature o nel periodo di riposo invernale.
I parassiti più frequenti delle succulenti sono le cocciniglie cotonose e a scudetto , insetti simili a minuscoli batuffoli di cotone bianco o a scudetti di cera nerastri. Le cocciniglie si possono aderire alle parti aeree delle pianta o annidarsi nelle radici provocando un mancato accrescimento ed avvizzimento.
Un metodo naturale ed innocuo per la cura delle nostre amatissime è quello di rinvasarle ogni due anni in vasi più grandi di pochi cm. e di aggiungere nel terriccio un granello di naftalina tritato che ci permetterà di difendere in modo naturale le piante da insetti vari, un buon terriccio poroso ed una posizione ventilata faranno il resto .
Torna all'inizio
Copyright © 1999 - 2015 Azienda Agricola Pungilandia Rocchi Domenico Via Isonzo 11, 65123 Pescara P.IVA 01203140684 CF RCCDNC59R30I712B Iscrizione REA Pescara Nr.97422